La primavera è iniziata da poco.
Risplende il sole, il cielo è terso e l’aria elettrizzante: è un buon momento per mettere in discussione la routine della nostra vita, soprattutto quella lavorativa.
A volte è difficile capire se l’insoddisfazione derivi da un particolare periodo di stress o se sia arrivato il momento di cambiare radicalmente quello che facciamo ogni giorno.
Eccoti una breve lista di quei precisi segnali o campanelli d’allarme che indicano chiaramente che forse è ora di lasciar perdere il tuo attuale lavoro.
1. Non ti riconosci negli obiettivi e nei valori della tua azienda
Nel libro “Mangia, prega, ama” Elizabeth Gilbert cita Rumi, un filosofo Sufi che aveva chiesto ai suoi studenti di elencare le tre cose che più desiderassero nella vita. Se anche solo una di esse fosse entrata in contrasto con un’altra, ammoniva Rumi, si sarebbe stati condannati a una vita di sicura infelicità.
Lo stesso principio può essere applicato nel caso in cui i tuoi valori cozzino con gli scopi aziendali. È chiaro, non si tratta necessariamente di attività ai confini dell’illegalità, ma può darsi che dove lavori venga incoraggiata una competizione sfrenata che crea un ambiente inumano e privo di empatia. Se non ti identifichi con questo sistema, è arrivata l’ora di rivalutare le tue priorità.
Questo tipo di cultura nel contesto lavorativo sta incoraggiando la tua realizzazione personale o la sta boicottando? Consiglieresti il tuo datore di lavoro ad un amico?
Probabilmente mi sto lanciando in un panegirico senza limiti, ma una delle ragioni per cui ho iniziato a lavorare per Jimdo è proprio l’insieme dei valori della compagnia e la consapevolezza di poter aiutare in qualche modo diversi imprenditori o lavoratori indipendenti a realizzare i propri sogni. Non c’è niente di meglio di lavorare per qualcosa in cui credi poiché ti incoraggia a impegnarti con tutte le tue forze.
2. Odi andare a lavoro
Non mi sto riferendo a una settimana particolarmente stressante, tutti abbiamo delle giornatacce. Penso invece ad un autentico sentimento di odio verso il tuo lavoro e tutto quello che vi è connesso.
Come ti senti quando ti svegli il lunedì mattina avendo davanti a te la prospettiva di una lunga settimana? Se la risposta è un misto tra rabbia, squallore e tristezza, forse è il caso di iniziare a esplorare altre strade. Ciò non vuol dire dimettersi di punto in bianco, ma puoi iniziare a guardarti intorno cercando delle posizioni differenti.
Iscriviti gratuitamente a siti quali Linkedin o Stepstone e ricevi gli avvisi per gli annunci che potrebbero essere adatti a te, oppure ancora approfondisci un’attività che hai sempre amato; potrebbe essere un’occupazione da freelance, l’hobby per la cucina o la fotografia o semplicemente potresti metterti a fare i centrini con l’uncinetto accanto al caminetto nelle lunghe serate invernali!
Puoi far diventare uno di questi diversivi un lavoro remunerativo da svolgere accanto alla tua principale mansione lavorativa.
Qui trovi una serie di esempi di persone che hanno messo in piedi un business parallelo all’occupazione abituale. Probabilmente avrai già letto l’articolo del Blog su Alina, nostra collega di Jimdo che lavora anche come fotografa freelance o i post di Svenja che scrive su un Blog molto seguito nonostante abbia appena iniziato la sua professione.
3. Il lavoro sta vampirizzando la tua vita sociale
Se nel leggere il titolo il primo pensiero è stato “Vita sociale? Che diavolo è?!” non puoi assolutamente saltare questo paragrafo.
Cerca di ricordare quando è stata l’ultima volta in cui hai visto gli amici o la famiglia oppure sei andato al cinema dedicandoti ad un’attività completamente slegata dal lavoro. Ancora meglio, annota su un foglio quante ore di straordinario hai fatto questa settimana o durante il mese.
Se la follia dei tuoi ritmi professionali sta influenzando negativamente il complicato e fragile equilibrio tra lavoro e vita sociale, caricando le tue giornate di uno stress intollerabile, è ora di cambiare le carte in tavola.
Una buona idea è sempre quella di parlare col capo e passare in rassegna tutte le tue mansioni. C’è qualcosa che può essere affrontato in modo diverso o essere delegato a qualcun altro? Se non vedi alcun cambiamento nel prossimo futuro, comincia a guardarti intorno.
I fine settimana e le serate dovrebbero essere dedicate al relax. Se il tuo corpo non è messo nella condizione di ricaricare le energie, ciò si ripercuoterà negativamente sulla salute fino a portarti, nei casi più gravi di stakanovismo, a un esaurimento nervoso.
Lavorare qualche ora durante i weekend potrebbe non preoccuparti affatto, ma sappi che si tratta di una scelta rischiosa nel lungo periodo.
4. Il divertimento, questo sconosciuto
Una cara amica si è resa conto che il suo lavoro non faceva più per lei quando il nuovo capo ha vietato di usare le emoticon nella chat aziendale: se non riesci a divertirti neanche un po’, il tempo potrebbe iniziare a scorrere molto lentamente.
La noia e l’assenza di sfide ostacolano lo sviluppo professionale e la progressione di carriera nell’azienda. Prova a chiedere al tuo leader degli incarichi extra o discuti le possibilità di crescita all’interno della compagnia. Se non vedi alcuna opportunità di migliorare le tue abilità e nessuna prospettiva di maggiore responsabilità, è sicuramente un segnale d’allarme e di invito al cambiamento.
Fermati e prendi tempo per sentire, capire cosa davvero ami fare e inizia a incorporarlo nella vita lavorativa quotidiana, sia che si tratti di una nuova carriera o di iniziare un’attività tutta tua. La paura del cambiamento può essere paralizzante o al tempo stesso può rivelarsi come inaspettata e formidabile possibilità di evoluzione personale. Una frase di Jim Rohn mi dà grande carica quando mi sento sfiduciata: “Se non approvi lo stato attuale delle cose, cambiale! Non sei un albero”.
5. Nient’altro che il denaro come unica ispirazione
Il denaro non è una cattiva motivazione quando si tratta di scegliere un lavoro.
Per molte persone è anzi la ragione principale. Inizia però a cambiare il modo di pensare: stai considerando tutte le opzioni tenendo in mente quella più importante e cioè il denaro? Perché non guadagnare ancora di più e valorizzare quello che fai intraprendendo un’attività propria? Potresti persino divertirti!
L’ideale sarebbe cominciare con un piccolo capitale per tastare il terreno.
Forse hai un progetto o un hobby che hai coltivato parallelamente al lavoro?
Crea in soli 3 minuti un sito e presenta le tue abilità di personal trainer, fotografo o consulente.
Non è più così impossibile fare nella vita qualcosa che ami davvero e hai tante possibilità di raggiungere lo stesso obiettivo.
Se hai paura di non essere in grado di realizzare un sito, leggi questo articolo pieno di consigli utili per prendere il via.
6. Hai paura di un cambiamento di carriera
La passione per il rischio non è una peculiarità caratteriale così diffusa.
Molti di noi amano la sicurezza e la routine, ma a volte è necessario rinunciare a tutte le certezze per trovare qualcosa che davvero si ama fare. Se la sicurezza è l’unica ragione per cui continui a condurre la stessa vita, dovresti iniziare ad affrontare la paura del cambiamento.
Prova ad annotare pensieri e timori e accanto scrivi possibili soluzioni.
La business coach Patricia DiVecchio afferma: “Pensa ogni giorno a qualcosa che hai paura di fare e falla. In un diario trascrivi tutti i miglioramenti nel tempo. Ciò ti aiuterà ad allenare il tuo “muscolo del rischio”.
Ancora DiVecchio riconosce che la paura possa essere una grande insegnante e infondere energia per future e positive svolte esistenziali.
Quindi tira fuori tutto il coraggio che hai e prova qualcosa di nuovo, anche seguendo dei piccoli passi. Gli errori sono la premessa di qualsiasi evoluzione. Rimanendo fermi nello stesso punto non si fanno sicuramente errori, ma non si impara niente di nuovo. La chiave di tutto è imparare a credere in se stessi e avere fiducia nel proprio istinto.
Se sei arrivata/o alla fine di questo articolo, probabilmente avrai già pensato che il lavoro che fai non è giusto per te e forse allora è giunto il momento di spiccare il volo da soli. Considera tutte le alternative che si presentano davanti a te: può trattarsi di un’attività da freelance o semplicemente della realizzazione di un altro sito personale.