Novità importanti in arrivo per il tuo sito web: i tuoi visitatori avranno diritto a maggiore privacy. La Corte di giustizia federale tedesca (BGH) ha recepito la decisione della Corte di Giustizia europa (CGUE) in merito all’uso di strumenti e cookie di tracciamento.
In virtù della legislazione precedente, i cookie venivano attivati di default sulla maggior parte dei siti web e i visitatori potevano rifiutarli o disabilitarli. In ottemperanza alla sentenza della Corte di Giustizia europea sul caso Fashion ID, alcuni strumenti, sistemi di tracciamento e cookie, possono essere usati solo se i visitatori acconsentono al loro utilizzo o provvedono ad abilitarli.
La sentenza riguardante “Planet 49”, attualmente recepita dalla Corte di giustizia federale tedesca, compie un ulteriore passo avanti confermando che chiunque visiti un sito web debba attivamente acconsentire all’uso dei cookie, ad eccezione di quelli strettamente necessari.
In questo articolo spiegheremo quali conseguenze avrà la sentenza sul tuo sito e illustreremo specifiche modifiche che Jimdo apporterà alla piattaforma per far sì che il tuo sito continui a essere conforme alla legge.
Ti ricordiamo che i cookie sono piccoli file che vengono salvati nel browser di chi visita un sito. Questi file permettono ai siti o ai server di riconoscere gli utenti, di tracciare le loro attività e di elaborare delle statistiche sul loro comportamento.
I visitatori devono prestare consenso ai vari tipi di cookie
Il responso della Corte di Giustizia dell’Unione Europea è stato richiesto in occasione di un processo svoltosi davanti a un tribunale tedesco e avente come oggetto l’utilizzo del bottone “Mi piace” di Facebook, il quale può essere inserito su qualsiasi sito web.
La domanda posta dal ricorrente e poi “girata” dal tribunale tedesco alla CGUE era: “Chi è responsabile per i dati raccolti dal momento in cui si clicca su questo bottone? È la persona che possiede il sito o Facebook?”
La sentenza afferma che sia Facebook sia chi gestisce il sito hanno questa responsabilità. Molti esperti legali hanno dedotto che l’impianto logico che sta dietro questa decisione verrà applicato a tutti i tipi di cookie, quindi non solo a quello relativo al bottone Facebook. Secondo questa interpretazione estensiva della sentenza, i visitatori di un sito dovranno prestare consenso attivo all’uso di cookie, plug-in, strumenti di online marketing e tracciamento dati. Sussiste quindi un “opt-in obligation”: un obbligo a mettere i visitatori nella condizione di assentire attivamente.
Ti ricordiamo che Jimdo non è autorizzato a offrire consulenza con valore legale. Questo articolo contiene spiegazioni e suggerimenti, ma ti invitiamo a contattare un esperto legale in materia di protezione dei dati personali per avere la certezza che il tuo sito sia conforme alla normativa vigente.
L’ “obbligo di opt-in” lascia la decisione ai visitatori
Potresti aver già sentito parlare dell’ “obbligo di opt-in”: ma cosa significa esattamente?
Si tratta di un requisito che dà agli utenti di Internet maggiore potere di controllo sui propri dati personali. I siti web devono richiedere ai visitatori di prestare attivamente il loro consenso all’uso di strumenti per il tracciamento dei dati.
Molto probabilmente avrai già visto in azione su diversi siti il meccanismo “opt-in”. Di solito si tratta di un messaggio o “cookie banner” che appare appena entri in un sito e che ti chiede di accettare o rifiutare l’utilizzo dei cookie.
Jimdo aggiornerà il messaggio relativo ai cookie presente sul tuo sito
La sentenza della CGUE riguarda tutti i siti che possono essere visitati da utenti nell’Unione Europea, a prescindere dal fatto che tali siti contengano il bottone Facebook o meno.
La differenza principale riguarderà la possibilità di esprimere il proprio consenso in forma granulare, ovvero selettiva:
- Le preferenze sui cookie saranno impostate direttamente nel banner dei cookie
- I visitatori potranno selezionare/abilitare/disabilitare determinate categorie di cookie (di prestazione, di marketing, ecc.), così come i cookie individuali
- Il banner dei cookie non scomparirà, ma rimarrà finché l’utente non esprime le sue preferenze
- Solo i “cookie necessari” saranno selezionati di default, tutti gli altri devono essere volontariamente selezionati dall’utente
- L’informativa sui cookie sarà trasferita direttamente sul banner dei cookie, pertanto la relativa sottopagina del tuo sito sarà eliminata
- Potrai personalizzare la descrizione generale dell’informativa sui cookie in Pagine > Footer > Cookie Banner
Se stai usando Jimdo Creator, ricorda che la funzione di abilitazione dei cookie (“opt-in”) deve essere attivata sul tuo sito affinché il messaggio relativo ai cookie conforme al RGPD venga visualizzato. Puoi aggiungere dei cookie alla relativa informativa in Impostazioni > Privacy e sicurezza > Utilizzo dei cookie e Aggiungi cookie.
Conseguenze sulle statistiche del sito
Se noterai in futuro delle fluttuazioni significative nelle statistiche del sito, la causa potrebbe essere proprio la nuova decisione della CGUE. I dati necessari alla elaborazione delle statistiche possono essere raccolti solo se chi visita il sito presta consenso all’uso dei cookie.
In ogni caso, non preoccuparti! Secondo questo studio, solo il 5% degli utenti di Internet nell’Unione Europea rifiuta l’uso dei cookie, quindi la sentenza non influirà (quasi) sulla precisione e sull’utilità delle statistiche del tuo sito.
Ci saranno effetti sulla Dichiarazione sulla privacy?
Ancora una volta ti ricordiamo che, in caso di dubbi, è indispensabile contattare un esperto/un’esperta legale in materia di protezione dei dati personali, visto che Jimdo non è autorizzato a offrire consulenza di tipo legale. In alternativa puoi usare il nostro Generatore di testi legali per avere sempre contenuti legali conformi al RGPD.
A ogni modo, non ci saranno conseguenze significative sulla tua Dichiarazione sulla privacy. È fondamentale, ma lo era già da prima, che menzioni tutti i servizi presenti sul tuo sito, ad esempio il bottone “Mi piace” di Facebook. Vale quindi la pena di controllare regolarmente il sito e di apportare le modifiche necessarie se qualcosa è cambiato nel tempo (nuovi servizi presenti sulle pagine o novità legali).
Se hai scelto Jimdo, il tuo sito sarà dotato di tutte le caratteristiche necessarie per essere in linea con quanto richiesto dal Regolamento per la protezione dei dati personali GDPR) e anche col nuovo orientamento della giurisprudenza europea. Non preoccuparti troppo e torna a concentrarti sul tuo business.
Speriamo che questo articolo ti abbia dato una buona panoramica di come il tuo sito cambierà per continuare a essere “a prova di legge”!